
~ Finja
23. 04. 2022
Ero appena tornata dall’India, dove vivevo per la maggior parte del mio tempo all’epoca per studiare Ashtanga Yoga in un piccolo villaggio sulla costa indiana.
Ero diretta a Salisburgo, città nella quale viveva il mio compagno di allora. Eravamo in crisi e non avevo il coraggio di ascoltarmi.
Un giorno cammino per le colline di Salisburgo e scorgo dei cavalli liberi in un pascolo e una piccola capannina con un cartello che dice “Terapia mediata dal cavallo”. Vedo all’interno una donna piccola e dai capelli rossi e incuriosita le chiedo di cosa si tratta. Annabell mi dice di entrare e che è molto più facile farne esperienza anziché spiegarlo a parole.
Apre il recinto dei cavalli e mi dice di entrare. Rimango a distanza senza far nulla e mi si avvicina una meravigliosa cavalla pezzata dagli occhi blu intenso, Finja. Mi appoggia delicatamente il muso sul plesso solare e rimane lì ferma, a riposo. Mi commuovo e arrivano le lacrime.
Sono sì sensibile, ma non mi aspettavo questa mia reazione. Non so cosa sta accadendo, ma lascio andare e sento che lei mi supporta. La cavalla dopo qualche minuto mi strofina il suo naso sulla fronte, mi annusa le mani e torna a brucare con i suoi compagni. Io sono scioccata, non ho mai avuto un’esperienza di questo tipo con i cavalli, pur avendo cavalcato negli anni passati. Guardo Annabell un po’ strabiliata, scambiamo quattro parole e poi vado.
Caammino per un po’ e ricordo di sedermi in un prato verdissimo in cima a una collina, l’esperienza appena vissuta così vivida e forte.
Qualche mese dopo riparto per l’India per ritornare a studiare con Sharmila, la mia insegnante. L’esperienza con i cavalli vicino al cuore, ma l’avevo considerata così, un’esperienza.
Eppure una vocina cominciava a sussurrarmi “torna dai cavalli, torna dai cavalli”.
Non avevo idea di come. Era da tanti anni che non cavalcavo più e conoscevo solo il mondo dell’equitazione tradizionale, il quale non mi interessava più. Inoltre all’epoca vivevo tra India, Zurigo e Salisburgo, l’opposto della stabilità che richiede un cavallo.
Negli anni la vocina continuava a farsi sentire, finché nel 2020 incontro Daya Eliana Rota e il suo branco e da lì è cominciato un viaggio di riscoperta con queste meravigliose creature.
Fidati di te e quella vocina saggia che semplicemente sa e ti guida.
Grazie Finja, per avermi mostrato.

